1. Stagione 1989-90 27a GIORNATA: domenica 4 marzo 1990
    La poesia del calcio-gruppo facebook-

    By Alessandro Lugli il 5 Mar. 2023
     
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    guerinsportivoStagione 1989-90
    27a GIORNATA: domenica 4 marzo 1990
    Chiude anche la quarantesima edizione del Festival di Sanremo con la vittoria dei Pooh. Quest’anno la formula prevedeva che le canzoni italiane fossero tradotte in inglese e cantate da artisti stranieri. L’esperto complesso sulle scene dal 1968 ha avuto come partner Didi Bridgewater, grande interprete soul, la quale ha certamente contribuito a portare consensi verso una canzone comunque di buon livello. Questo festival, però, lascia il vero tormentone dell’anno: quel “trottolino amoroso e du du da-da-da” destinato a fare tanta tenerezza. Tra le nuove proposte inizia l’ascesa di Marco Masini. Cresciuto musicalmente come tastierista di Umberto Tozzi prima e successivamente di Raf, inizia qui una carriera destinata a dargli molte soddisfazioni, sempre nel solco di un pop che, comunque, imbalsamerà l’intero movimento nostrano per molto tempo.
    Con le radio che fanno a gara nel trasmettere i nuovipezzi usciti dalla rassegna sanremese, il campionato vive la nuova giornata nella quale si vuole testare la capacità di reazione del Napoli, ora costretto ad inseguire un primato che sembrava cosa certa.
    Tabellino
    Atalanta – Bologna 0-0
    Cesena – Bari 2-2
    2’ Esposito V., 54’ Domini, 58’ Loseto G. (BA), 67’ Maiellaro (BA)
    Fiorentina – Cremonese 0-0
    Lazio – Inter 2-1
    11’ Ruben Sosa rig., 43’ Mandorlini (IN), 50’ Pin G.
    Lecce – Roma 0-2
    7’ Gerolin, 13’ Voller
    Milan – Ascoli 2-1
    47’ Cvetkovic (AS), 52’ Stroppa, 64’ Tassotti
    Napoli – Genoa 2-1
    46’ Francini, 80’ Paz (GE), 90’ Zola (NA)
    Sampdoria – Juventus 0-0
    Verona – Udinese 2-0
    26’ Magrin, 30’ Gaudenzi
    CLASSIFICA:
    Milan 42; Napoli 40; Inter, Juventus e Sampdoria 35; Roma 31; Atalanta 30; Bologna 28; Lazio 26; Bari 24; Fiorentina, Genoa e Lecce 22; Cesena e Udinese 20; Cremonese e Verona 19; Ascoli 16.
    Milan in casa contro l'Ascoli. Il Napoli senza Maradona e Carnevale se la vede con il Genoa.
    Dopo un primo tempo sostanzialmente sonnacchioso, col Milan alla vana ricerca del furore sacro che lo ha guidato nelle ultime domeniche nella rimonta e col Napoli semplicemente alla ricerca di sé stesso, la ripresa si apre con un sussulto che pare un terremoto. Esplode il San Paolo alla rete di Giovanni Francini contro il Genoa e il boato diventa tripudio quando le radioline annunciano la rete dell’ascolano Borislav Cvetkovic contro il Milan.
    In quel momenti Napoli e Milan tornano appaiate al primo posto in classifica.
    Il gol dello slavo sveglia gli uomini di Sacchi, i quali pervengono al pareggio grazie al gol di Giovannino Stroppa e passano in vantaggio con una perla di Mauro Tassotti, ristabilendo le gerarchie con cui ha preso il via questa giornata. I tifosi partenopei vengono colti da un moto di sincero sgomento quando - intotale dominio partenopeo della gara - la mezz’ala uruguayana Ruben Paz, finora autentico oggetto misterioso, decide di regalarsi la sua domenica particolare nel campionato italiano trovando la rete del pareggio per i suoi, rete che proietta il Milan a più 3.
    Al San Paolo prevale lo sconforto e se le curve incitano gli azzurri, dalle tribune iniziano a piovere anche fischi.
    Al Napoli di quest’anno difettano molte cose, prima fra tutte la serenità e la qualità, ma non di certo il carattere. I ragazzi allenati da Bigon si gettano in attacco alla ricerca della rete che tenga aperto il campionato, dato che a Milano i padroni di casa stanno controllando agevolmente i timidi tentativi degli avversari. Proprio quando l’orologio sta compiendo il suo novantesimo ed ultimo giro, il piccolo Gianfranco Zola infila la porta genoana, tenendo i suoi in perfetta linea di galleggiamento.
    Contemporaneamente l’Inter, perdendo sul terreno della Lazio castiga grandi, dà l’addio alle speranze di riconferma dello scudetto sulle maglie, mentre in coda il Verona, dopo il successo interno contro l’Udinese, rientra pienamente in corsa per un posto nella serie A 1990-91.
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