1. Italia Spagna 1-1. Conte. "Ho avuto le risposte che volevo"
    Italia Spagna 1-1. Conte. "Ho avuto le risposte che volevo"

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    conte77Una bella Italia mette in crisi la Spagna, costruisce tante occasioni da gol, ma raccoglie solo un pareggio nell'amichevole giocata a Udine. Gli azzurri escono comunque tra gli applausi del "Friuli". La partita finisce 1-1 con le reti nella ripresa di Lorenzo Insigne (23')- entrato al posto di Eder - ed il pareggio di Aduriz al 25'. Pari viziato però dal fuorigioco sul colpo di testa di Morata, non trattenuto da Buffon, che consente allo spagnolo di colpire a due passi dalla linea di porta. Buone le prove offerte da Bernardeschi e Zaza.





    Conte, ho avuto dall'Italia risposte che volevo - "Ho avuto dall'Italia le risposte che volevo: la prestazione mi è piaciuta, ma io voglio vincere e stasera abbiamo solo pareggiato": Antonio Conte, ai microfoni Rai, analizza prestazione e punteggio del test verso l'Europeo contro la Spagna. "Abbiamo preso ancora una volta un gol su calcio da fermo, anche se mi dicono che Morata ha colpito in fuorigioco - ha proseguito il ct azzurro - Gli italiani pero' possono stare tranquilli: in Francia saremo squadra, daremo il nostro meglio e vedrete che qualcosa succederà"



    Insigne: 'serata che sognavo, peccato il pari' - "E' stata una grande serata, la sognavo cosi'. Risultato a parte, peccato per il pari perche' meritavamo di vincere": sono le parole di Lorenzo Insigne, autore del vantaggio azzurro sulla Spagna, subito pareggiato da Aduriz. "Con Conte ci siamo chiariti - ha aggiunto l'attaccante Napoli, riferendosi alla sua 'fuga' da Coverciano per infortunio nello scorso autunno - Io alla maglia azzurra tengo, eccome, e' stato solo un malinteso"




    Sono arrivate dal cielo le bandiere di Italia e Spagna. Portate sul terreno di gioco dello stadio Friuli di Udine prima del fischio d'inizio dell'amichevole tra gli azzurri di Conte e le Furie rosse di Del Bosque da due paracadutisti della Brigata Folgore dell'Esercito Italiano, atterrati sul rettangolo verde dell'impianto. Prima del fischio d'inizio, accompagnato da un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici di Bruxelles e per le studentesse universitarie decedute nell'incidente in Catalogna, la Fanfara della Brigata Alpina Julia ha suonato i due inni nazionali.




    La bonifica dello stadio prima della partita, l'affluso tranquillo tra misure di sicurezza rinforzate e discrete, poi il minuto di silenzio per le vittime dell'incidente in Spagna e per quelle del terrorismo: il calcio al tempo della paura, a Udine e' Italia-Spagna. In ossequio al messaggio lanciato ieri da tutti i protagonisti ("c'e' da avere paura, ma come la nostra vita di tutti giorni anche il calcio non deve farsi spaventare&quo...

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  2. Bruxelles-Parigi, nuovi blitz: tre arresti. 'Preso un pesce grosso'
    Bruxelles-Parigi, nuovi blitz: tre arresti. 'Preso un pesce grosso'

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    news7Tre arresti nei raid antiterrorismo condotti a Bruxelles nei tre quartieri di Bruxelles, Schaerbeek, Forest e Saint-Gilles. L'uomo preso a Schaerbeek, contrariamente a quanto trapelato in un primo momento attraverso i media locali, non è il super ricercato Mohamed Abrini, complice di Salah Abdeslam. Il sospetto è stato fermato e ferito alle gambe: sarebbe un 'pesce grosso', una figura rilevante, rende noto Rtl. Ieri l'arresto di un francese, Reda Kriket, ieri sera nella banlieue nord di Parigi, sospettato di preparare un attacco, legato ad Abaaoud.




    L'operazione a Schaerbeek sarebbe legata a quella che condotta ieri a Parigi che ha consentito di prevenire un nuovo attentato. "Abbiamo sentito un'esplosione e le finestre e i mobili hanno tremato, poi abbiamo visto la polizia": cosí Ozdemir Tsunai, titolare di un centro estetico, racconta all'ANSA dell'operazione di Schaerbeek di cui è stata testimone. La donna ha raccontato di aver avuto molta paura e di aver immediatamente fatto uscire le clienti. Dopo 20 minuti, lei e le commesse hanno sentito una nuova esplosione. Il cordone di sicurezza creato dalla polizia si trova appena oltre il suo negozio



    La cellula terroristica che ha colpito negli attentati di Parigi e Bruxelles sta per essere "annientata" ma "ci sono altre cellule". Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande.





    Intanto filtrano alcune indiscrezioni sull'interrogatorio di Salah Abdeslam: 'Abaaoud è il responsabile degli attentati del 13 novembre a Parigi'. E c'è un nuovo ricercato per gli attacchi a Bruxelles e nella capitale francese, è un siriano. I fratelli kamikaze avevano lavorato come addetti alle pulizie nell'aeroporto di Bruxelles. Kerry: non ci faremo intimidire. Intanto si viene a sapere che un poliziotto aveva l'indirizzo di Salah da 3 mesi. Ieri sera in alcuni blitz nella capitale belga sono state fermate 6 persone. Sono stabili le condizioni della donna la cui foto è diventata uno dei simboli degli attacchi.

    Parla Salah: "Abaaoud responsabile attentati 13/11", "Ho rinunciato a farmi saltare quando ho parcheggiato la macchina" - LEGGI

    'Arrestato in Germania aveva precedenti in Italia' - Sull'uomo arrestato nell'area di Giessen, in Assia, sarebbe un marocchino di 28 anni pende un divieto di ingresso nell'area Schengen per reati commessi in Italia e Germania. Lo riferisce la tv pubblica tedesca Ard. La polizia federale non ha voluto commentare l'ipotesi di un collegamento fra l'uomo e gli attentati di Bruxelles ma, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Dpa, si è limitata a confermare il fermo. Di un possibile legame con l'ambiente degli attentatori di Bruxelles ha invece ...

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  3. Hamsik, scudetto? Lottiamo fino in fondo
    Hamsik, scudetto? Lottiamo fino in fondo

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    hamsikverona1"Il sogno dello scudetto non è lontano, anche se la Juventus ha tre punti di vantaggio, restiamo attaccati e aspettiamo l'occasione giusta per provare il sorpasso, vedremo cosa succedere nelle prossime otto partite.
    Siamo determinati a lottare fino alla fine". Lo ha detto Marek Hamsik parlando, dal ritiro della Slovacchia, con il portale sport.sk. Il centrocampista del Napoli stasera affronta la Lettonia in amichevole in quella che sarà la sua 42/a partita della stagione e non nasconde un pò di stanchezza: "Cosa ho portato da Napoli? Crampi", dice ridendo, ma poi aggiunge: "Giochiamo quasi 60 partite a stagione - spiega - ma la voglia di vincere ti spinge sempre a dare il massimo". E il centrocampista slovacco vorrebbe esportare il gioco di Sarri: "Cercherò di portare queste sensazioni anche in nazionale - spiega - anche se nel Napoli adottiamo un altro sistema di gioco, facciamo più possesso palla e tocchi. Ma vorrei prendere le cose buone dal club e portarle in nazionale".



    ansa
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  4. De Laurentiis punzecchia la Juve: "Agnelli innocenti? Mica tanto..."
    De Laurentiis punzecchia la Juve: "Agnelli innocenti? Mica tanto..."

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    aureliolaurea"Agnelli da sacrificare anche dopo Pasqua? C'è stato anche un film importantissimo, il 'Silenzio degli agnelli', ma stiamo parlando di cinema. Che poi 'Il silenzio degli agnelli' era il titolo originale, ma in Italia per rispetto agli Agnelli fu tradotto come 'Silenzio degli innocenti'. Anche se insomma, tanto innocenti poi...". Aurelio De Laurentiis stuzzica la Juventus con una battuta in occasione degli auguri di Pasqua ai tifosi azzurri ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il presidente del Napoli lancia un'altra frecciata, senza però specificarne il destinatario: "Domenica, nell'uovo di Pasqua, vorrei la sorpresa di una sincera disponibilità da parte di tutti coloro che istituzionalmente hanno delle responsabilità e che invece si comportano in maniera irresponsabile pur di mantenere le posizioni che rappresentano", dice De Laurentiis, limitandosi ad aggiungere: "Ne riparliamo dopo Pasqua, altrimenti potrei rovinare la digestione a qualcuno".
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  5. Bruxelles come Parigi,'Salah doveva sparare in città'
    Mentre kamikaze colpivano. Sei arrestati. Incubo siti nucleari

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    news8Filtrano nuove ipotesi dalle indagini sulle stragi: i jihadisti dell'Isis stavano preparando un attacco multiplo a Bruxelles in stile Parigi, in cui Salah avrebbe dovuto sparare in città. C'è un nuovo ricercato per gli attacchi, è un siriano. E i fratelli kamikaze avevano lavorato come addetti alle pulizie nell'aeroporto di Bruxelles. Intanto si viene a sapere che un poliziotto aveva l'indirizzo di Abdeslam da 3 mesi. Ieri sera in alcuni blitz nella capitale belga sono state fermate 6 persone. Sono stabili le condizioni della donna la cui foto è diventata uno dei simboli degli attacchi.

    Fratelli kamikaze avevano lavorato in aeroporto - I fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim El Bakraoui avevano lavorato come addetti alle pulizie nell'aeroporto di Bruxelles che hanno preso di mira martedì scorso: lo scrive il tabloid britannico Daily Mail, che cita un loro zio. I due, quindi, conoscevano bene l'aeroporto e dovrebbero essere stati sottoposti ai controlli di sicurezza, scrive il giornale nella sua edizione online. "Hanno lavorato come addetti alle pulizie all'aeroporto e in un ristorante - ha detto lo zio - Alla fine non hanno finito il liceo. Hanno lavorato all'aeroporto nei mesi estivi". Ieri sera il procuratore belga ha detto che la polizia sta indagando su questo aspetto.

    Polizia aveva indirizzo Abdeslam da 3 mesi - Un poliziotto di Mechelen (nord) aveva l'indirizzo di Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi, dal sette dicembre scorso ma non lo ha segnalato a Bruxelles per tre mesi: lo scrive oggi il quotidiano belga DH nella sua edizione online. Secondo quanto riferito, l'ufficiale di polizia aveva ottenuto le informazioni a Mechelen e aveva inserito l'indirizzo in un rapporto confidenziale destinato alla cellula antiterrorismo della polizia giudiziaria federale di Bruxelles: rue des Quatre Vents numero 79, a Molenbeek, dove Abdeslam é stato trovato venerd' scorso. Tuttavia, il rapporto non é stato trasmesso alla capitale ed é rimasto sotto chiave per tre mesi presso la polizia di Mechelen.

    Nuovo ricercato per attacchi, è siriano - C'è un nuovo ricercato per gli attacchi terroristici di Parigi e Bruxelles, si tratta di Naim Al Hamed, siriano di Hama, di 28 anni. Il nome compare su una lista di cinque principali sospettati introvabili, che si presume siano stati coinvolti negli attentati del 13 novembre a Parigi e in quelli di martedì a Bruxelles. La notizia era stata pubblicata ieri dai media spagnoli e ripresa oggi dalla Dh. L'uomo viene descritto come "molto pericoloso e forse armato".

    Attentato sventato, arrestato era legato ad Abaaoud - Reda Kriket, l'uomo arrestato ieri ad Argenteuil, nella banlieue nord di Parigi, mentre era arrivato allo "stadio avanzato" della preparazion...

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  6. Mondiali: l'Argentina batte il Cile

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    higuainargentinamagliaSeconda vittoria consecutiva per l'Argentina nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali: arriva contro il Cile, che lo scorso anno l'aveva battuta nella finale di Coppa America. A Santiago, l'Albiceleste s'impone per 2-1 con reti di Di Maria (20') e Mercado (25'), che rimontano l'iniziale vantaggio dei padroni di casa con Gutierrez (11').
    Buone le prove di Messi, alla sua prima gara nel girone, del napoletano Higuain, entrato al 65' al posto di Aguero, e del laziale Biglia. L'Argentina, quindi, dopo uno stentato inizio di girone (due punti in tre gare), sembra aver ingranato la marcia giusta nel cammino verso la Russia.
    Nelle altre gare giocate ieri, nella notte italiana, vittoria della Colombia in Bolivia (2-3, a segno anche il milanista Bacca) e pareggi per 2-2 in Ecuador-Paraguay e Perù-Venezuela.
    Oggi completa la 5/a giornata Brasile-Uruguay. Classifica: Ecuador 13; Uruguay* 9; Paraguay e Argentina 8; Brasile*, Cile e Colombia 7; Bolivia e Perù* 3; Venezuela* 0. (*: una gara in meno).


    ANSA
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  7. CALCIO, NAPOLI; CALLEJON: UN SOGNO ESSERE IN LOTTA PER LO SCUDETTO
    CALCIO, NAPOLI; CALLEJON: UN SOGNO ESSERE IN LOTTA PER LO SCUDETTO

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    "Mancano 8 partite e si decide tutto, dobbiamo affrontarle tutte come finali. Per noi e' un sogno stare li', per noi e' un sogno essere ancora a a -3 dalla Juve, e dobbiamo pensare che se siamo li' e' per merito nostro". Jose' Maria Callejon ci crede. Il Napoli e' ancora in corsa per lo scudetto e non intende mollare. "Dobbiamo affrontare ogni gara con la stessa tranquillita' di adesso ma anche con la cattiveria con cui stiamo affrontando tutto", sottolinea ai microfoni di Sky Sport l'attaccante spagnolo. La carta vincente di Sarri si chiama Higuain, finora a segno 29 volte in altrettante gare. "Dicono che siamo Higuain-dipendenti? E' normale, segna sempre lui ma tutti devono dare una mano - replica Callejon - Di certo e' il piu' in forma, segna sempre e gioca benissimo". Per quanto riguarda Sarri, "ci ha portato tante cose, ci ha dato un gioco, un sistema, ma e' anche vero che siamo un gruppo che gioca insieme da tre anni, ci conosciamo benissimo ormai". Il futuro dell'ex Real e' sempre azzurro. "Sono contentissimo qui, lo ero prima con Benitez e lo sono anche oggi con Sarri", garantisce Callejon, che in vista degli Europei aggiunge: "Italia e Spagna hanno tante chance perche' hanno entrambe giocatori veramente forti ma ci sono anche altre squadre che possono fare bene. Se non vince la Spagna, spero allora che tocchi all'Italia".


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  8. Calcio: Italia-Spagna 1-1
    Calcio: Italia-Spagna 1-1

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    italiaquattrostelle(ANSA) Una bella Italia mette in crisi la Spagna, costruisce tante occasioni da gol, ma raccoglie solo un pareggio nell'amichevole giocata a Udine. Gli azzurri escono comunque tra gli applausi del "Friuli". La partita finisce 1-1 con le reti nella ripresa di Lorenzo Insigne (23')- entrato al posto di Eder - ed il pareggio di Aduriz al 25'. Pari viziato però dal fuorigioco sul colpo di testa di Morata, non trattenuto da Buffon, che consente allo spagnolo di colpire a due passi dalla linea di porta. Buone le prove offerte da Bernardeschi e Zaza.
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  9. E' MORTO J.CRUYFF
    E' MORTO J.CRUYFF

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    cruyff2



    Johan Cruijff non c´è più. Il "Profeta del Gol", come lo definì Sandro Ciotti nel celebre film del 1974, è´ morto a Barcellona a 68 anni a causa di un tumore ai polmoni. A darne notizia, il profilo Twitter ufficiale. Nel novembre scorso il fuoriclasse dell´Ajax e della grande Olanda l´aveva annunciato così al mondo: "Sì, ho il cancro. All´inizio è una cosa che ti lascia di stucco, ma è un fatto e devo affrontarlo con tutta la serenità e la forza possibili".

    Il campione olandese è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi: premiato tre volte con il Pallone d´Oro, vinse tra l´altro tre Coppe dei Campioni e una finale Intercontinentale. Con Pelé e Maradona compone il trio dei più grandi di sempre del calcio fra gli anni Sessanta e Ottanta, prima dell´avvento di campioni contemporanei come Messi. Personaggio di grande intelligenza, ha segnato un´epoca in campo con l´Olanda e l´Ajax e poi in Spagna vestendo la maglia del Barcellona, squadra di cui è stato simbolo e poi allenatore. Tanti i successi anche in panchina. Il calcio piange un grande protagonista sul terreno di gioco e fuori. Mai banale, spesso sferzante, i suoi giudizi calcistici venivano sempre accolti come una sentenza, una parola definitiva.

    HA GIOCATO ANCHE NEGLI USA — Nato ad Amsterdam il 25 aprile 1947 e padre di tre figli (Chantal, Susilla e l´ex Manchester United Jordi), da calciatore ha giocato 12 stagioni nel campionato olandese (nell´ Ajax dal 1964-65 al 1972-73 e dal 1981-82 al 1982-83; nel Feyenoord nel 1983-84) segnando 223 gol in 307 partite; 6 stagioni nel campionato spagnolo (nel Barcellona dal 1973-74 al 1977-78; nel Levante nel 1980-81) con 48 gol in 140partite; due stagioni nel campionato statunitense (Los Angeles Aztecs nel 1979; Washington Diplomats nel 1980) con 25 gol in 53 partite. Con la nazionale olandese ha disputato dal 1966 al 1977 48 partite e ha segnato 33 reti, arrivando alla finale, persa contro la Germania Ovest, del Mondiale 1974.

    HA VINTO TUTTO — Da calciatore ha vinto una coppa Intercontinentale (1972), una Supercoppa d´Europa (1972), 3 coppe Campioni (1971, 1972 e 1974), 9 campionati d´ Olanda (1966, 1967, 1968, 1970, 1972, 1973, 1982, 1983 e 1984), un campionato di Spagna 1974, 6 coppe d´ Olanda (1967, 1970, 1971, 1972, 1983 e 1984), una coppa di Spagna (1978) e 3 Palloni d´ oro (1971, 1972 e 1974).

    GRANDE ALLENATORE — In panchina ha guidato l´ Ajax, dal 1985-86 al 1987-88, conquistando 2 coppe d´ Olanda (1986 e 1987) e 1 coppa Coppe (1987); il Barcellona, dal 1988-89 al 1995-96, vincendo 4 campionati di Spagna (1991, 1992, 1993 e 1994), una coppa di Spagna (1990), una coppa Coppe (1989), una coppa Campioni (1992) e una Supercoppa Europea (1992).

    Fonte: gazzetta.it
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  10. Sacchi ricorda Cruyff
    Sacchi ricorda Cruyff

    By Alessandro Lugli il 25 Mar. 2016
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    Nel giorno della scomparsa di Joahn Crujiff a Radio Sportiva è intervenuto Arrigo Sacchi che dal "calcio totale" dell´Ajax prese spunto per creare il grande Milan.

    "Giocatore moderno, talento amplificato dagli interventi che faceva in continuità nel gioco. Credo che dopo i 3 mostri sacri c´è stato lui, per capacità e bravura. L´ho conosciuto personalmente, c´era stima e rispetto. E´ stato anche un grandissimo allenatore ha una vittoria senza bellezza per lui non era una vittoria, momento triste per tutti coloro che amano il calcio
    Abbiamo perso una persona che ha contribuito a rendere questo sport il più bello del mondo. Forse Puskas e Di Stefano gli erano forse superiori per tecnica, ma lui era il migliore nel coordinarsi e coordinare il gioco di squadra, è stato l´anima del grande Ajax e dell´Olanda. La bellezza è stata la sua cifra. Ha lasciato il segno in panchina, attraverso un gioco che ne ha amplificato i risultati: la bellezza di quel calcio le hanno ingigantite. Il suo Ajax, il mio Milan e il Barcellona di Guardiola a vent´anni di distanza l´una dall´altra si sono passate un testimone, evolvendosi, ma il concetto era quello: un gioco collettivo che esaltasse il talento, undici giocatori attivi. E´ stato un grande in campo e come maestro: gli piaceva costruire e con i giovani è più facile, per migliorare i giovani hanno più facilità, capacità e disponibilità all´apprendimento. Quando uno crede nel proprio gioco, e lui ci credeva, punta sui giovani".

    Fonte: Radio Sportiva



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