"Papà Antonio faceva il muratore. Usciva alle 6 di mattina e tornava alle 7 di sera, era sempre stanco, ma buono come il pane, mai uno schiaffo.
Era mamma che mi gonfiava come una zampogna perché rompevo un paio di scarpe a settimana per giocare a pallone.
Ma papà non ha mai visto una mia partita, nessuna, nemmeno in Nazionale, gli veniva l’agitazione.
Però quando segnavo pagava da bere agli amici dell’osteria.
A 12 anni facevo l'imbianchino. D’estate, con mio fratello, scartavetravo le persiane o i cancelli e poi ci davo due passate di vernice.
Ho imbiancato pure i muri dell’autoscuola del padre di Gina Lollobrigida.
Tatuaggi? Mai piaciuti, le emozioni belle le porti dentro di te, non serve scriverle sulla pelle.
Io a Roma andavo dal macellaio, dal fruttivendolo, a fare una passeggiata in via Veneto, ogni tanto mi chiedevano un autografo ma niente di che.
In ritiro a Brunico giocavo a carte con i tifosi fuori dall’hotel, i calciatori oggi non si godono niente, stanno sempre chiusi, soli.
Eravamo più umani una volta, è un'esperienza di vita che i giocatori di oggi non si porteranno mai dietro.
La nazionale italiana? Non si può uscire contro la Macedonia del Nord. Ci siamo illusi con la vittoria dell’Europeo anche se abbiamo vinto con merito, non avevamo la rosa per farlo.
Ad oggi in Nazionale non ci sono campioni, i giovani non hanno più la fame per raggiungere obiettivi importanti.
L’avvento di tanti giocatori dall’estero alla fine ha precluso la crescita del nostro calcio.
Sento dire che all’estero i giocatori costano meno ma non sono d’accordo, iniziamo ad investire sugli italiani. Per quanto riguarda gli attaccanti ci sono anche i periodi.
Nel 2006 ci siamo illusi che nonostante gli stranieri si potessero ottenere grandissimi risultati e invece chiusa l’esperienza di giocatori straordinari come Maldini, Baggio, Totti si fa fatica a tirar fuori altro giocatori di spessore."
Buon compleanno Ciccio Graziani! ❤️
Fonte: Corriere della sera
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